L’anno scorso, in occasione della celebrazione del centenario dall’eroica resistenza del Forte di Monte Festa, si è consolidata l’idea di attrezzare il sito storico per consentire al visitatore di percepire l’importanza del luogo.
Le vicende storiche, ed i suoi risvolti umani, sono da sempre al centro della nostra attenzione, programmando questa iniziativa abbiamo preservato la memoria di quell’impresa compiuta nel lontano 1917 e contemporaneamente valorizzato l’ambito territoriale, come appare evidente dalle parole pronunciate dal Comandante del forte, Riccardo Noel Winderling, nel suo discorso del 4 novembre 1925:
“Siamo qui convenuti non per essere ricordati, ma per ricordare. Le persone vengono spesso assunte a simbolo di determinati avvenimenti e determinate azioni, solamente per aver avuto la fortuna di prendervi parte attiva, ma il merito maggiore risale all’ambiente che queste persone ha forgiato, che queste persone ha elevato a quel livello morale atto a compiere ciò che le circostanze hanno poi permesso di tradurre in atto. … Anche voi, al nostro posto, avreste compiuto ciò che abbiamo compiuto.”
Con queste motivazioni sul sito fortificato sono stati posizionati cinque pannelli informativi che, oltre a ricordare l’atto eroico dei difensori del Forte, possano testimoniare del vissuto e delle qualità di quegli uomini.
Per realizzare questa iniziativa ci siamo avvalsi della collaborazione dell’Associazione Amici della Fortezza di Osoppo, dell’Associazione Auser Volontariato Alto Friuli, di Dario Iuri (organizzatore delle celebrazioni dell’anno precedente) e del Coordinamento ecomuseale. L’inaugurazione della mostra permanente del Forte è avvenuta domenica 24 giugno, favoriti da una bella giornata in molti sono saliti in cima al monte Festa, gran parte a piedi ed alcuni grazie ai mezzi messi a disposizione dalle Squadre di Protezione Civile comunali di Bordano, Cavazzo e Trasaghis, oltre a quelli propri delle sezioni ANA coinvolte.
In realtà all’evento, oltre alle Associazioni ANA Carnica e quelle del Gemonese, hanno aderito anche il CAI di Gemona e la Casa delle Farfalle che ha proposto una visita guidata storico-naturalistica, grazie alla consulenza dello storico Marco Pascoli (Fondatore del Museo della Grande Guerra di Ragogna), del naturalista Andrea Caboni e della forestale Rossella Crescente, per soddisfare le molte richieste pervenute. Ci hanno onorato della loro presenza anche i discendenti di uno dei reduci del forte: Alessandro Italo Grattoni, originario di Pavia di Udine.
Cosa resta dell’evento?
Per quelli che hanno partecipato resta la sensazione di aver passato una bella giornata assieme, un momento di pace con se stessi, con il prossimo e con l’ambiente. Era anche l’occasione per rinnovare la speranza in un mondo migliore, auspicando un passato senza rimpianti ed un futuro senza rinunce.