Pitina, tiramisu, baccalà, pan di sorc, viscja, pan dorât, frap, aglio di Resia, vitigni autoctoni, feste, tradizioni, ricette antiche e (quasi) dimenticate: di questo e di molte altre meraviglie abbiamo discusso il 26 gennaio, nella torre dell’esedra di Villa Manin, con i dirigenti dell’ERPAC (Ente Regionale Patrimonio Culturale), gli amici degli ecomusei regionali e di BIA, importante società impegnata nella catalogazione dei beni culturali italiani.

Abbiamo aderito all’iniziativa “Geoportale della cultura alimentare”, nuovo ed affascinante progetto del Ministero, perché è uno scrigno informatico che conterrà il meglio dell’enogastronomia italiana e dei saperi popolari che l’hanno formata nel tempo. La convenzione stipulata tra MiBACT e Slow Food individua tra gli obiettivi quello di: far acquisire dignità culturale alle tematiche legate al cibo ed alla alimentazione; individuare i prodotti alimentari e le modalità di produzione legati al territorio, nell’ottica della salvaguardia della biodiversità, promuovendone l’assunzione a ruolo di beni culturali.

La nostra regione è tra le prime ad aderire a un’idea partita dalle Langhe e dai suoi meravigliosi paesaggi. Ma anche il nostro territorio regionale… in quanto a vino e paesaggio, non è secondo a nessuno.

Per consentirci di implementare il GeoPortale, l’ERPAC ha organizzato un corso di formazione per l’adeguamento delle competenze di operatori e Amministrazioni locali nel settore Demoetnoantropologico. Corso che si è svolto dal 12.12 al 15.12.2016 a Pollenzo (CN), presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche nata su iniziativa di Slow Food. Al corso formativo ha partecipato in nostra rappresentanza la dott.ssa Fabiana Zilli di Alesso, componente del Coordinamento dell’Ecomuseo.

Abbiamo elaborato una prima lista di alimenti tipici o usuali nel nostro territorio, collegati ad usanze, saperi e mestieri:

– Viscja/Toc di vore in braide;

– Frap;

– Pan dorât;

– Frico di patate;

– Salsicce o costa nel brodo di polenta;

– Pesce di lago fritto.

Ora non ci resta che raccogliere informazioni, immagini, ricette, modalità culinarie e catalogare queste tipicità enogastronomiche della Val del Lago. Naturalmente si accettano molto volentieri altre indicazioni e proposte operative per completare l’opera.

 

2 incontro Villa Manin 26.01.2017 1 incontro Villa Manin 26.01.2017 3 incontro Villa Manin 26.01.2017Immagini di fonte ERPAC