Un Ecomuseo coinvolge tutto il suo territorio, con la sua formazione ambientale, naturale, storica e culturale, per valorizzarlo, tutelarlo e tramandarlo; è uno strumento per creare occasioni di conoscenza e di confronto tra il visitatore e le tradizioni locali suggerendo spunti di lettura del territorio.
Ma un Ecomuseo non è fatto solo di oggetti, di elementi del paesaggio, di conoscenza diretta del territorio e delle attività che gli abitanti vi hanno svolto e vi svolgono, è anche il luogo di conoscenza e confronto con altre realtà portatrici di nuove conoscenze, tradizioni ed esperienze.
Un Ecomuseo rappresenta il modo in cui una comunità si prende cura del proprio territorio, conoscere altre realtà che si prendono cura del loro è di aiuto e di stimolo per migliorarsi e crescere.
In questo contesto si sviluppa il primo approccio con un’altra realtà ecomuseale, vicina a noi geograficamente ma differente come ambientazione: stiamo parlando dell’Ecomuseo croato Batana di Rovigno.
l’Ecomuseo Batana con la sua attività “ricerca, valorizza, tutela, interpreta, ricrea, presenta e trasmette il patrimonio marittimo materiale e immateriale, nonché rafforza attivamente l’identità culturale e le peculiarità della città di Rovigno come luogo di vita piacevole per tutti i suoi abitanti e come destinazione unica per tutti i visitatori”.
Cos’è che ci può collegare a questa esperienza? Naturalmente la Batana! La Batana rovignese è una barca tipica da pesca, ma è diffusa lungo la costa dell’Adriatico settentrionale dalle Marche fino all’Istria. Il nome batana viene tradizionalmente fatto risalire al verbo “battere”, che rimanda al rumore che produce il suo fondo piatto contro le onde del mare. Particolarità: fondo piatto come la nostra barca da pesca/lavoro; lunghezza tra i 4 e gli 8,5 m; costruzione in legno – lo scheletro di solito è in quercia, mentre la parte esterna dello scafo è di legno di abete o ginepro; dotata di vela al terzo, di remi e anche di motore fuoribordo. Un tempo ogni famiglia ne possedeva una e quindi è diventata il simbolo dell’identità, dello stile di vita e del ricco patrimonio marinaro di Rovigno.
Foto Renata RašovićAll’interno della Casa della Batana ospiti di Ornella Godena dell’Ecomuseo Batana
Per conservare attivamente la tradizione peschereccia e lo stile autoctono di vita con la Batana, sin dal 2004 l’Ecomuseo e la Città di Rovigno propongono coerentemente e regolarmente la costruzione di nuove barche. L’arte e la conoscenza delle tecniche di costruzione e di riparazione sono stati inseriti nell’elenco del patrimonio immateriale della Repubblica di Croazia e nel dicembre 2016 l’Ecomuseo Batana è stato iscritto nel Registro UNESCO delle migliori pratiche di conservazione del patrimonio culturale immateriale mondiale.
A volte è sufficiente un motivo per creare occasioni di confronto e collaborazione, intanto c’è stata l’occasione per conoscersi con uno scambio di materiale informativo, in futuro si vedrà!
Per scoprire di più può essere utile visitare il sito web dell’Ecomuseo Batana: http://www.batana.org/it/casa/