L’ecomuseo interviene sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico, proponendo “come oggetti del museo” non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc… La portata innovativa del concetto ne ha inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l’ambito propriamente museale.
L’ecomuseo si occupa anche della promozione di attività didattiche e di ricerca grazie al coinvolgimento diretto della popolazione e delle istituzioni locali. Può essere un territorio dai confini incerti ed appartiene alla comunità che ci vive. Un ecomuseo non sottrae beni culturali ai luoghi dove sono stati creati, ma si propone come uno strumento di riappropriazione del proprio patrimonio culturale da parte della collettività.
Dal 2005 è nata una definizione condivisa da molti studiosi sul concetto di ecomuseo: un patto con il quale la comunità si prende cura di un territorio[1].