La Palude Vuarbis

Panorama Palude Vuarbis

particolare palude Vuarbis

 

Località di notevole interesse naturalistico per la flora, l’ittiofauna e l’avifauna, è costituita da una conca scavata ai piedi dei colli Celli e Brocul. La sua posizione incassata non la privilegia del benefico afflusso del soleggiamento né dell’azione mitigante delle correnti temperato-umide del lago, determinando così aspetti microclimatici e vegetazionali riconducibili alle torbiere delle Alpi e del nord Europa.

D’inverno i raggi del sole non raggiungono mai la palude, che si copre di una spessa crosta di ghiaccio, su cui si può pattinare. Su tutte le cose si forma un denso e costante strato di candidi cristalli di brina. Nel suo aspetto invernale Vuarbis è un pezzo reale di profonda Siberia. La palude Vuarbis è comunque unica in tutte le stagioni.

Alcuni studiosi ritengono che qui sorgesse il villaggio di Worvas, una piccola borgata scomparsa, nominata in alcuni documenti del 1200. Scrisse il professore Silvio Angeli – da La Pieve di Santo Stefano di Cavazzo, 1969 cap. III p. 34 – che nei primi anni del 1900, durante i lavori di costruzione della strada, vennero abbattuti i ruderi di sette, otto casette sul margine sud-est della palude. Erano probabilmente questi i resti della borgata, già da molto tempo abbandonata per il progressivo impaludamento della zona.

Per poter accedere e visitare la palude è stato realizzato un sentiero didattico che si snoda a bordo palude dopo aver attraversato un ponticello che consente di giungere sul versante nord della palude.

L’edificio realizzato nei pressi della palude Vuarbis, precisamente sulla destra della SR 512 verso Cavazzo, è destinato a punto di ristoro e alla vendita di prodotti locali.