Il Parco Botanico di Interneppo
Il “sito botanico” è ubicato ad Interneppo, su una superficie di circa 4,5 ettari che comprende anche l’ex giardino Leskovic (dal nome dal suo proprietario), ed è attualmente di proprietà dell’U.T.I. del Gemonese.
Il Parco botanico ha una sua precisa ambientazione non solo climatica ma anche microclimatica.
Di conseguenza presenta caratteri fitosociologici ben identificabili in ogni sua parte a seconda della giacitura dei terreni, della loro esposizione, della loro origine pedologica. Esso riunisce associazioni vegetali e specie caratteristiche dei territori del Monte San Simeone e della Valle del Lago, evidenziate dalla cartellinatura presente.
La copertura vegetale prevalente è data dall’associazione del tipo orneto ostryetum (orniello e carpino nero) e costituisce la boscaglia termofila sub-montana. Sono presenti ambienti con aspetti di vegetazione igrofila (piante che amano l’umidità) e di vegetazione idrofila (piante che amano l’acqua).
Negli anni il parco è stato tabellato con pannelli informativi che descrivono l’iniziativa ecomuseale, la storia del lago, le attività di pesca, le specie ittiche presenti, le caratteristiche vegetazionali del sito botanico e quelle geologiche. Tre pannelli sono stati dedicati agli insetti ed uno all’attività dei carbonai, situato nei pressi della carbonaia realizzata per scopi didattici.
Il Centro visite del Parco che è stato realizzato nel 2002 oltre ad essere utilizzato per esposizioni saltuarie è dotato degli spazi per attività di carattere divulgativo e, per la sua struttura, possiede un livello di trasformabilità sufficientemente alto.
Nelle previsioni attuali di utilizzo, in ogni caso, la fruizione didattica e divulgativa resta quella prevalente e il progetto ecomuseale prevede l’utilizzazione di alcuni spazi e locali con la seguente destinazione:
a) Sala uditorio e proiezione per lezioni, conferenze, incontri per un massimo di 40 persone. L’angolo vetrato adiacente alla sala, che ha tre lati esterni, si presta ad essere utilizzato per esposizioni tematiche, con oggetti ed attrezzature di pesca (apparati di pesca, nasse, reti, lenze usate dai pescatori locali). Sulle pareti libere della sala sono esposti pannelli contenenti fotografie, testi e quanto possa illustrare la vita dei pescatori, le tecniche di pesca e le schede tecniche dell’ittiofauna presente nel lago.
b) Laboratorio multifunzionale di servizio per la corretta gestione bio-naturalistica della vegetazione e della fauna del parco e del lago; può essere fruito come laboratorio multimediale allargando l’offerta a visitatori, studenti e gruppi scientifici. Adeguatamente attrezzato può consentire l’approfondimento scientifico sulla natura e sull’intera Val del Lago. Con queste attrezzature e con l’utilizzo di computer possono venire trasmesse sullo schermo o sul televisore (posizionati nella stanza precedente) le immagini acquisite o video già pronti.
Nel Centro visite sono presenti alcune mostre permanenti come quella sulla pesca del lago, quella sui sassi del territorio, e mostre temporanee stagionali. Recentemente è stata ricostruita ed esposta la barca tipica da pesca e lavoro, prendendo spunto da una di quelle restaurate presenti nella mostra.
Attualmente il lavoro dei volontari dell’Associazione “AUSER Volontariato Alto Friuli” di Gemona del Friuli sta consentendo il recupero, la valorizzazione e conservazione della vegetazione del bosco sub-montano del sito. Questo fatto incentiva un flusso spontaneo di visitatori e l’interesse di gruppi di scolaresche e privati, di visite guidate.
Per la manutenzione del Parco inoltre è attiva, dal 2007, una collaborazione con la sezione di Gemona del Friuli dell’Associazione Nazionale Alpini, che si è impegnata per la manutenzione e la valorizzazione del Parco botanico.