A seguito di una prima mappatura culturale della Val del Lago, limitata alla zona lacustre, sono in gran parte emersi gli elementi socio- ambientali di valore o valorizzabili ed anche le idee che in merito hanno i residenti e i fruitori. Da questa mappa appare diffusa la consapevolezza che un territorio non vada mai considerato come una cosa a se, una zolla isolata, ma che ci debbano essere mille agganci con le zone limitrofe. Sarebbe certamente anacronistico e improduttivo considerare solo il proprio orticello, dal confronto e dalla collaborazione possono emergere nuove sinergie e da queste possono nascere nuove iniziative, lungimiranti e produttive.
In un processo di sviluppo di un territorio si cerca sempre di preservare e valorizzare le risorse a disposizione, meglio se pianificando modalità di utilizzo creative che possano incrementare il benessere psico-socio-economico dei fruitori e degli abitanti. L’importante è avere una visione d’insieme che abbracci anche gli aspetti culturali e consenta prospettive di più ampio respiro.
Per sua natura l’Ecomuseo ha una visione olistica del territorio ed ha intrapreso delle iniziative per promuoverlo, cercando di coinvolgere gli operatori locali, ma non solo. Queste iniziative sono contenute in un progetto pluriennale che cercherà di realizzare un sistema di visita del territorio che possa:
– Salvaguardare l’ambiente naturale e il tessuto sociale delle comunità antropiche locali e limitrofe.
– Produrre uno sviluppo economico ecosostenibile intrecciato con le comunità circostanti.
Siamo consapevoli che ciò che rende speciale questo territorio non sono grandi opere d’arte o paesaggi mozzafiato, ma è un insieme di tanti piccoli e medi luoghi e motivi di interesse che, uniti assieme, possono fare da polo accogliente per una certa fascia di turisti e viaggiatori: a partire da una buona integrità del territorio e dalle interessanti attrattive che ora offre in modo non strutturato, ma che potrebbero invece essere proposte in modo più organico.
Appurato che la valle non è adatta ad un turismo di massa occorre orientarsi ad un turismo di qualità. Il futuro ospite dovrebbe incontrare una offerta di soggiorno arricchita da un ventaglio di proposte che lo invitino a fermarsi per scoprire, per documentarsi, per acculturarsi, per rinfrescarsi la mente e rafforzarsi nel corpo.
Ormai non è più sufficiente avere un ambito naturalistico di pregio e diversi servizi, il territorio della Val del lago può e deve offrire visite specialistiche, da quella naturalistiche a quelle faunistiche (ittiche e ornitologiche in particolare) e botaniche ad es., perché questo territorio è ricco di endemismi e forse anche poco conosciuto. E’ quindi auspicabile, se non doverosa, una collaborazione attiva tra tutti gli operatori locali che dovrebbero cooperare sinergicamente per proporre iniziative che portino beneficio sia a loro che alla collettività.
Ma per attivare un flusso turistico soddisfacente occorre formare una proposta di servizi e pacchetti ampi e significativi, tale da indurre le persone a fermarsi in loco qualche giorno in più per fruire delle offerte. Le proposte potrebbero comprendere attività sportive, attività esperienziali, tour botanici e geologici, percorsi storici, trekking e percorsi in mountain bike, cene a tema (magari a base di piatti di pesce di lago), conferenze con intervento di esperti, pacchetti per studenti ecc.. Queste potrebbero essere le prime proposte, comunque dovrebbero essere tutte iniziative che offrano un buon rapporto prezzo/qualità, ma anche ospitalità e cortesia.
Un discorso a parte merita la possibilità di alloggio, modesta, e che per ora può contare su pochissimi alberghi, su due campeggi e sui camper di passaggio. La ricettività alberghiera locale è un altro tema molto delicato che andrà approfondito seriamente.
Nel suddetto programma pluriennale delle attività ecomuseali è prevista anche un’attività di marketing per promuovere il territorio della Val del Lago, dopo aver realizzato un video promozionale e un dépliant informativo si è pensato di inserire uno spazio promozionale sulla Guida Verde del Touring Club Italiano dedicato al Friuli Venezia Giulia di prossima uscita (ed. 2017). Le “Guide d’Italia” (“Guide Verdi”) del T.C.I. sono il classico punto di riferimento per chi ama viaggiare, leader di mercato, autorevoli, aggiornatissime, ideali nella descrizione di storia, arte e tradizioni dei luoghi d’Italia; contengono disegni, foto a colori, piante di città e carte stradali, descrivono in modo esauriente regioni e aree urbane d’Italia e sono complete nelle informazioni pratiche e nel suggerire i migliori itinerari. Con questo spazio promozionale, che integra le contenute informazioni territoriali della guida, vorremmo provare a stimolare l’interesse dell’ipotetico visitatore, cercando di fidelizzarlo dandogli l’opportunità di programmare una soddisfacente villeggiatura.
Inserzione promozionale nella Guida Verde di Touring Editore dedicata al Friuli