E’ giunto a conclusione anche il terzo corso di restauro del legno, il 16 luglio 2016 infatti si è svolta l’ultima seduta di questa sessione del laboratorio di restauro. A questo corso hanno partecipato 22 corsisti, come sempre molto motivati ed entusiasti di apprendere le tecniche tradizionali del restauro conservativo. Il bilancio dell’iniziativa ci pare sempre molto positivo, oltre a rinnovare la storia degli oggetti restaurati risulta importante anche il percorso svolto per raggiungere questo obiettivo: cioè realizzare un rapporto attivo con il territorio circostante, così da promuovere una rete di relazioni tra ricerca, conservazione, comunicazione, pianificazione, valorizzazione del territorio e delle risorse umane.
Queste occasioni d’incontro hanno come motivazione principale quella della conoscenza e dell’apprendimento, ma non si può certo escludere a priori l’elaborazione, la creatività ed il divertimento.
Gli arredi da restaurare sono quelli messi a disposizione dal Comune di Cavazzo (in gran parte appartenuti al poeta Siro Angeli) e dalla Latteria turnaria di Alesso (funzionali alla realizzazione del museo della latteria), inoltre è oggetto di restauro anche mobilia appartenente alla Parrocchia di Alesso.
Quest’anno si sono messo in pratica le indicazioni emerse al termine del secondo corso, pertanto, come concordato, verranno realizzati due corsi annuali con il prossimo che inizierà nel mese di ottobre.
Si ringraziano i corsisti che hanno, come sempre, svolto un lavoro prezioso dedicandosi, anima e corpo, al restauro degli oggetti appartenenti alla collettività. Un ringraziamento particolare va naturalmente al maestro, Vanes Venerus, per la pazienza e la consueta disponibilità, al referente ecomuseale del corso, Olivo Picco, all’Amministrazione comunale di Bordano che contribuisce in modo importante alla realizzazione di questa iniziativa.
Ci diamo quindi appuntamento ad ottobre, esortando corsisti e appassionati a continuare la ricerca degli oggetti da restaurare affinché si possa continuare con questa attività e al contempo arredare gli spazi museali del territorio.