Nell’ambito del Progetto di Cooperazione Interterritoriale “Ecomuseo: dalle Memorie al Futuro” (promosso dal GAL Open Leader) il 19 aprile si è svolta la prima passeggiata esplorativa attorno al Lago. L’escursione è stata un momento di condivisione, “una occasione per tentare di “leggere” il territorio anche attraverso le sue trasformazioni, per cercare di comprenderne l’essenza e delinearne un possibile percorso di valorizzazione” (dal Blog “Alesso e dintorni”: http://cjalcor.blogspot.it/2015/04/una-passeggiata-attorno-al-lago-per.html ).
Questa è stata anche l’occasione per stabilire nuove relazioni, scambiare le parti, dare qualcosa, ricevere qualcos’altro. Attraverso questa dimensione di ascolto, di conoscenza dell’altro, le persone hanno avuto la possibilità di confrontarsi e forse anche di intendersi.
In una realtà ecomuseale non esiste un soggetto che progetta e un oggetto di progettazione: esistono invece interazioni tra soggetti che sviluppano processi di costruzione di progetti. Tutto il lavoro può e deve assumere come riferimento privilegiato la vita quotidiana e deve procedere nel ricercare significati che in essa si sviluppano. I progetti dovrebbero essere pensati e realizzati all’interno di contesti reali di vita e quindi ha poco senso limitare la propria attenzione solo a quelle variabili che possono essere isolate teoricamente. Proprio per questo il lavoro progettuale deve emergere da un processo tra tutti gli interlocutori.
Nell’elaborazione condivisa di progetti rientra la consapevolezza che le idee nascono dal sentimento di appartenenza a un contesto, a una cultura, e che le risposte ai bisogni nascono e si sviluppano tra la gente e non al di sopra di essa. Importante è la costruzione di un’intesa fatta di risposte complementari tra quelle “tecniche” e quelle provenienti dal territorio.
In questo contesto è fondamentale l’apporto dei volontari (intesi come rappresentanti di una cittadinanza più attenta, più vicina e disinteressata, sensibili alle problematiche ed ai bisogni del territorio in cui abitano, portatori di diverse competenze e capaci di animare il contesto sociale e la comunicazione pubblica) ma soprattutto è importante preservare una prospettiva di sviluppo ed iniziare processi di cambiamento e di crescita che migliorino la qualità della vita e consentano di preservare l’ambiente per le generazioni future.